Indagini archeologiche 2002-2007

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Nel 2002 hanno preso avvio gli scavi archeologici sul sito,promossi dall’Accademia di architettura di Mendrisio in collaborazione con l’università di Basilea e l’Ufficio Beni Culturali del canton Ticino. sostenuto dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), che si sono conclusi nel 2007.

Per 5 anni, durante 6-7 settimane nei mesi estivi, una quindicina di studenti dei 2 atenei svizzeri hanno scavato sotto la direzione dell’archeologa e storica, Dr. Phil I Silvana Bezzola Rigolini, e del professor Werner Meyer dell’Historisches Seminar dell’università di Basilea.

La ricerca archeologica ha individuato l’esistenza di un primo castello, precedente l’attuale; inoltre sono stati portati alla luce migliaia di reperti mobili, tra cui oggetti in ferro, in leghe metalliche e in vetro, uno spledido affresco, ceramiche colorate, contenitori in pietra ollare, monete, ossa lavorate, strumenti musicali, pedine da gioco, migliaia di ossa animali, che rivelano importanti informazioni riguardo lo stile di vita e le abitudini quotidiane degli abitanti del sito e mostrano una successione diversificata di fasi costruttive e di occupazione.

Il progetto di ricerca archeologica interdisciplinare ha permesso di colmare numerose lacune conoscitive, tra cui la questione riguardante il periodo di fondazione del primo castello.

L’indagine archeologica sul sito di Serravalle costituisce una tappa fondamentale nella ricerca castrense tardomedievale in canton Ticino poiché, fatta eccezione per i sondaggi effettuati alla fine degli anni ’60 del secolo scorso a Castelgrande,  Bellinzona, e pubblicati nel 1976, i castelli ticinesi non sono mai stati oggetto da allora di più ampie ricerche archeologiche.

I risultati ottenuti con le indagini a Serravalle sono di conseguenza una tappa determinante nella castellologia non solo del Ticino ma anche delle regioni limitrofe.

La grande quantità di oggetti rinvenuti, in parte unici nel loro genere, e i resti murari, ben definiti nel tempo e nella loro funzione, sono testimoni di una movimentata storia architettonica e insediativa. Grazie ai ritrovamenti, lo stile di vita castrense a Serravalle si può ascrivere da una parte all’area culturale norditaliana-lombarda, dall’altra a quella prettamente alpina.

Dal punto di vista della tipologia architettonica, il complesso di Serravalle si distingue dagli altri edifici castrensi  presenti sul territorio non solo per grandezza, ma anche per le perculiarità planimetriche.

Di particolare interesse sono i reperti che testimoniano, con rara chiarezza, la dinamica dei due assedi e delle successive distruzioni. Il rinvenimento di proiettili di trabucco, scagliati durante il primo assedio, costituisce la più antica attestazione archeologica dell’impiego di tale macchina da guerra in Occidente.

La datazione della prima fortezza attorno al 900, ossia durante il Regno d’Italia del tardo periodo carolingio, permette di gettare una luce completamente nuova sugli inizi dell’incastellamento delle vallate sudalpine.